Il dilemma della formazione in azienda: investimento o spesa?

Ti è mai capitato di sentire in una riunione: “Se formiamo i nostri dipendenti e poi se ne vanno, abbiamo buttato soldi”? Fermati un attimo a riflettere: e se, invece, non li formiamo e rimangono? Quello è un problema ancora più serio!

La realtà è che la formazione non rappresenta un costo da imputare al bilancio, ma un investimento strategico che porta benefici nel tempo. Ma come misurare il ROI della formazione e dimostrare con dati concreti che i corsi generano un reale valore per l’azienda?

In questo articolo scoprirai come calcolare il ritorno sull’investimento e quali KPI della formazione in aziendale monitorare per far brillare il tuo reparto HR agli occhi della dirigenza.

Let’s go!

Cosa si intende per ROI della formazione?

Il ROI (Return on Investment) è un indicatore che misura il rendimento di un investimento rispetto al suo costo. In parole semplici, indica quanto guadagni rispetto a quanto spendi.

Formula base del ROI

La formula è semplice (promesso, niente matematica avanzata!):

ROI (%) = [(Guadagno ottenuto – Costo dell’investimento) / Costo dell’investimento] x 100

Facile, vero? Il problema è che quando parliamo di formazione aziendale, il guadagno non si vede subito come quando compri e rivendi un’auto. È più sottile, più profondo, e si sviluppa nel tempo. Ecco perché dobbiamo guardare oltre i semplici numeri per una valutazione che abbia davvero senso.

Quali sono i KPI della formazione in azienda?

Misurare il ROI della formazione non è solo questione di numeri su un foglio Excel. Servono indicatori chiave di performance (KPI) per sapere se, ad esempio, quei corsi d’inglese per le aziende hanno funzionato davvero.

Ecco i principali indicatori da tenere d’occhio:

  1. Tasso di completamento della formazione
  2. Miglioramento delle performance lavorative
  3. Aumento della produttività
  4. Riduzione del turnover
  5. Feedback e soddisfazione dei partecipanti
  6. Impatto sui risultati aziendali

Tasso di completamento della formazione

Partiamo da un dato semplice ma rivelatore: i tuoi dipendenti finiscono i corsi che proponi? Se molti abbandonano a metà, c’è qualcosa che non quadra. Un alto tasso di completamento indica interesse e coinvolgimento – segno che hai colpito nel segno!

Ad esempio, se noti che i corsi tecnici vengono completati al 95% mentre quelli soft skills si fermano al 60%, forse è il caso di ripensare come vengono presentate queste competenze trasversali. Prova a rendere la formazione più interattiva, magari con simulazioni pratiche o giochi di ruolo. Molti team si sono completamente trasformati dopo aver sostituito le noiose slide con workshop pratici.

Miglioramento delle performance lavorative

La domanda cruciale: i vostri dipendenti hanno prestazioni migliori dopo il corso? Per valutarlo, confronta le prestazioni prima e dopo la formazione.

Ti faccio un esempio concreto: immagina di aver organizzato un corso di negoziazione per il team commerciale. Prima del corso, il tuo team chiudeva il 20% delle trattative avviate. Tre mesi dopo la formazione, la percentuale è salita al 30%. Ecco un risultato tangibile che puoi presentare ai piani alti!

Un altro esempio: se il team di assistenza clienti, dopo un corso sulla gestione dei conflitti, riduce il tempo di risoluzione dei reclami da 48 a 24 ore, hai un dato concreto da celebrare.

Aumento della produttività

È matematico: dipendenti più formati = meno errori e più velocità nelle operazioni quotidiane.

Monitorare il numero di attività completate in meno tempo può fornire un’indicazione chiara dell’impatto della formazione.

Pensa al nuovo software gestionale che avete implementato. Prima della formazione, ogni pratica richiedeva 45 minuti per essere elaborata. Dopo un corso mirato, il tempo è sceso a 25 minuti. Risultato? Un risparmio di 20 minuti per pratica che, moltiplicato per 50 pratiche al giorno, significa recuperare quasi 17 ore lavorative ogni giorno! Questi sono numeri che fanno sorridere qualsiasi CFO.

Riduzione del turnover

Sappiamo tutti quanto costa assumere e formare nuovi talenti (spoiler: tantissimo!).

Le aziende che investono nella formazione fidelizzano i dipendenti, riducendo i costi di assunzione e formazione di nuovi talenti. Se il turnover diminuisce dopo l’introduzione di un piano formativo efficace, significa che la formazione sta generando valore.

Ti do un dato che potrebbe sorprenderti: secondo uno studio di LinkedIn Learning, il 94% dei dipendenti afferma che resterebbe più a lungo in un’azienda che investe nella loro formazione e sviluppo.

Feedback e soddisfazione dei partecipanti

Non aver paura di chiedere direttamente ai tuoi dipendenti: il corso è stato utile? Se la risposta più entusiasta che ricevi è un “meh” con spalle alzate, forse è il caso di ripensare l’approccio.

Crea sondaggi di soddisfazione non banali. Invece di chiedere “Ti è piaciuto il corso?”, prova con domande più specifiche come “Quali strumenti appresi utilizzerai già da domani?” o “Cosa cambieresti del corso per renderlo più utile per tuo lavoro giornaliero?”. I feedback qualitativi spesso rivelano più dei numeri.

💡 Introdurre una “sessione di follow-up” un mese dopo ogni corso, in cui i partecipanti condividono come applicano ciò che hanno imparato.

Impatto sui risultati aziendali

Alla fine della giornata, l’obiettivo della formazione è migliorare i risultati che contano davvero per l’azienda.

Se dopo un corso si osserva un incremento delle vendite, una riduzione degli errori o una maggiore efficienza, vuol dire che la formazione ha avuto un impatto positivo.

KPI formazione aziendale

Come si calcola il ROI della formazione in azienda?

Basta teoria, passiamo alla pratica!

Vediamo come calcolare il ROI per formazione passo dopo passo con un esempio che potresti trovare nella tua realtà quotidiana.

  1. Definire i costi della formazione
  2. Stimare i benefici ottenuti
  3. Applicare la formula del ROI

Definire i costi della formazione

Per calcolare il ROI della formazione, il primo passo è raccogliere tutti i costi associati, che possono includere.

  • Costo dei corsi: spese per l’acquisto di corsi online, iscrizione a workshop o formazione in aula. Non solo quanto hai pagato per il corso in sé, ma anche eventuali trasferte e pranzi.
  • Tempo speso dai dipendenti: le ore dedicate alla formazione hanno un costo indiretto, poiché sottraggono tempo al lavoro operativo. Non è un costo da ignorare!
  • Software e materiali didattici: dalla piattaforma e-learning ai manuali stampati, dai video tutorial alle licenze software temporanee per le esercitazioni.
  • Costi di consulenza e formatori: non solo il compenso diretto, ma anche eventuali costi di personalizzazione del corso, incontri preliminari per l’analisi dei bisogni formativi, e sessioni di follow-up.

Facciamo un esempio! Un corso di leadership per 15 manager potrebbe costare:

  • Corso: 12.000€
  • Tempo dei manager (2 giorni): 9.000€
  • Materiali e piattaforma: 1.500€
  • Logistica e catering: 2.500€
  • Totale: 25.000€

Stimare i benefici ottenuti

Misurare i benefici della formazione può essere più complesso.

Come quantificare i benefici? Alcune metriche chiave possono guidarti:

  • Aumento delle vendite: se dopo un corso di vendita il fatturato cresce, il beneficio è tangibile. Se dopo un corso di tecniche di vendita avanzate il fatturato medio per venditore cresce da 50.000€ a 60.000€ al trimestre, con 8 venditori il beneficio è di 80.000€ al trimestre.
  • Riduzione degli errori: se un team tecnico riduce il numero di errori dopo un corso, si evitano costi di correzione. Se il tuo team di sviluppo software, dopo un corso di quality assurance, riduce i bug nei rilasci del 30%, calcola quanto tempo (e quindi denaro) risparmi nelle correzioni post-rilascio. Se prima spendevi 20 ore settimanali per correzioni, e ora ne spendi 14, con un costo orario di 50€, il risparmio è di 300€ a settimana, 15.600€ all’anno!
  • Maggiore produttività: un team che lavora più velocemente e con maggiore efficienza contribuisce alla crescita aziendale. Se un corso sul time management permette ai dipendenti di risparmiare 30 minuti al giorno, moltiplicalo per il costo orario e per il numero di dipendenti. 30 minuti al giorno per 220 giorni lavorativi sono 110 ore all’anno per dipendente!
  • Migliore soddisfazione dei clienti: se il servizio clienti migliora grazie alla formazione, la fedeltà dei clienti potrebbe aumentare. Se il tasso di rinnovo dei contratti passa dal 70% all’82% dopo un corso di customer care, puoi calcolare il valore dei contratti “salvati”.

Applicare la formula del ROI

Se un’azienda spende 10.000€ per la formazione e ottiene benefici stimati in 20.000€, il calcolo sarà:

ROI = [(20.000 – 10.000) / 10.000] x 100 = 100%

Il che significa che per ogni euro investito, l’azienda ne ha guadagnati due.

Se invece il ROI fosse negativo, bisognerebbe analizzare quali aspetti della formazione non hanno funzionato e apportare migliorie.

Esempio del ROI della formazione

Riprendiamo il nostro esempio del corso di leadership costato 25.000€.

Supponiamo che dopo 6 mesi osserviamo questi benefici:

  • Riduzione del turnover dei team gestiti dai manager formati: 2 dipendenti in meno che lasciano l’azienda = risparmio di 60.000€
  • Aumento della produttività dei team: +7% su un costo del personale di 1.000.000€ = 70.000€
  • Miglioramento del clima aziendale con riduzione dell’assenteismo: risparmio di 10.000€
  • Totale benefici: 140.000€

ROI = [(140.000 – 25.000) / 25.000] x 100 = 460%

Wow! Per ogni euro investito, l’azienda ne ha guadagnati 4,6. Non male, vero?

Ma attenzione: se il tuo ROI risultasse negativo, non significa necessariamente che la formazione sia stata inutile. Potrebbe voler dire che i benefici si vedranno più a lungo termine, o che devi rivedere come è stata strutturata la formazione.

💡 Tip! Monitora il ROI nel tempo. Alcuni benefici della formazione si manifestano dopo mesi o addirittura anni, specialmente quando si tratta di soft skills o leadership.

Conclusione

Misurare il ROI della formazione non è solo un modo per giustificare il budget del dipartimento HR, ma un potente strumento strategico per dimostrare che investire nelle persone porta risultati concreti.

I dati parlano chiaro: le aziende che formano regolarmente i dipendenti crescono più velocemente, riducono i costi operativi e aumentano la produttività in modo significativo. E non dimentichiamo l’aspetto umano: i dipendenti che sentono che l’azienda investe nella loro crescita sono più motivati, leali e proattivi.

La prossima volta che qualcuno ti chiederà “Ma serve davvero investire in formazione?”, potrai rispondere con dati alla mano e un sorriso sicuro: “Non possiamo permetterci di non farlo”.

E tu, hai già iniziato a misurare l’impatto della formazione nella tua azienda? Quali KPI ti sembrano più rilevanti per il tuo contesto? La strada per una formazione efficace è fatta di analisi, prove, aggiustamenti… e ora hai tutti gli strumenti per percorrerla con successo!